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www.pegli.com | newsProgetto Piano, alcuni interrogativinews

Giovedì 16 giugno il quotidiano la Repubblica, nell’edizione genovese, ha pubblicato una fotografia del progetto Piano aggiornato.

Le modifiche riguardanti lo specchio acqueo antistante Pegli presentano interessanti cambiamenti ma sollevano alcuni interrogativi.

Nell’angolo sud-est della diga del porto di Voltri verrebbe praticata un’apertura di ridotta larghezza e sul tratto orizzontale della diga stessa sarebbero collocati due attracchi per le petroliere. Poco più a nord, sempre orizzontalmente, la diga proseguirebbe verso ovest, costituendo uno stretto canale d’accesso al porto.

Gli interrogativi riguardano proprio la realizzazione di questo stretto canale. Se gli attracchi interni serviranno solo in caso di maltempo, sembra improbabile che si costringano le petroliere a manovrare con il mare mosso in un canale così stretto. Appunto il nuovo tratto orizzontale della diga poco più a nord lascia intendere che sia nota l’esistenza di correnti da est verso ovest attraverso l’apertura progettata e dirette verso gli attracchi per le navi portacontainer.

Oltretutto le petroliere rimarrebbero esposte durante la manovra d’attracco e scarico a correnti di poppa in un canale che essendo uno stretto restringimento potrebbe aumentarne notevolmente le velocità. Non è azzardato pensare che per proteggere le navi dal frangersi delle onde, si renda necessario aumentare l’altezza del tratto di diga trasformata in molo.

Per valutare il progetto si rimanda alla foto inserita ad inizio pagina.

 

www.pegli.com | newsProgetto Piano, quali conseguenze?news

Martedì 31 maggio 2005 alle ore 21:00 è stata convocata dal Comitato “Pegli Contro” un’assemblea pubblica presso l’ex Municipio di Pegli per fare chiarezza sull’aggiornamento del progetto Piano relativo al waterfront genovese ma in particolare sulle dirette conseguenze riguardanti Pegli ed il ponente.

Per quanto il cosiddetto “affresco” sia ancora un progetto sulla carta e non sia ancora stato tradotto in piano regolatore portuale, non pochi punti costituiscono fonte di preoccupazione per gli abitanti del ponente.

L’aggiornamento del progetto waterfront nasce dall’originale “affresco” che, per quanto immediatamente e quasi unanimemente osannato, ha collezionato numerose richieste di cambiamento.

Un’unica costante sembra legare lo stato attuale del porto ai due progetti Piano: petrolio, container e cantieristica sono e resteranno a ponente.

Il nodo legato al porto petroli è stato affrontato con tre distinte ipotesi di ricollocazione:
1. sulla punta dell’attuale aeroporto con interramento delle cisterne (waterfront 1);
2. nelle acque di Sampierdarena mediante realizzazione di un’isola del petrolio (Burlando – Vincenzi);
3. al largo e davanti a Pegli Lido con il potenziamento delle piattaforme off-shore e la realizzazione di due nuovi attracchi interni alla diga del porto di Voltri (waterfront 2).

La prima soluzione, nell’attuale pista dell’aeroporto, prevedeva uno spostamento di qualche centinaio di metri ed una coabitazione con le altre attività portuali.

link attivo Pegli e il Progetto Piano …

La seconda ipotesi, non nuova, avrebbe previsto la costruzione a Sampierdarena di un’isola interamente dedicata alle attività petrolifere in acque già interessate da differenti attività portuali. Contro questa proposta sono state formulate due obiezioni:
1. il centro abitato di Sampierdarena subirebbe un ulteriore incremento del già notevole traffico veicolare pesante;
2. la nuova isola verrebbe a trovarsi pericolosamente sulla traiettoria di tutti gli aerei in atterraggio e/o decollo dall’aeroporto.

La terza e nuova soluzione prevede sì lo spostamento del porto petroli da Multedo verso due piattaforme off-shore al largo ma anche la costruzione di due nuovi attracchi protetti dalle intemperie all’interno della diga, all’altezza di Pegli Lido.

Questa ipotesi va a gravare su di un’area attualmente solo lambita dal degrado portuale ma comporterebbe anche conseguenze non esplicitamente dichiarate. Per utilizzare la zona antistante Pegli Lido si dovrebbe realizzare un’apertura nella diga nel tratto obliquo per una lunghezza di circa 200 m. Per evitare che dal nuovo accesso entrino le correnti marine, molto probabilmente si renderebbe necessario il prolungamento della restante diga verso levante per almeno 250 m. Di conseguenza Pegli Lido subirebbe la presenza di due nuovi attracchi petroliferi ed il resto del mare pegliese rischierebbe di diventare un’ampia zona di manovra per le petroliere.

Oltre allo spostamento del porto petroli, il progetto prevede la realizzazione di un nuovo dentino del porto di Voltri per l’ampliamento delle attività ferroviarie legate alla movimentazione dei container. Nonostante questa ipotesi sia stata “pubblicizzata” come un’alternativa all’uso delle aree di Pra’, si teme che l’aumento dei binari nel porto ne comporti invece un fisiologico aumento.

Come suggerito da più partecipanti all’ultima riunione indetta dal Comitato per la Difesa di Pegli e del suo Territorio, le critiche e le proposte relative al nuovo waterfront dovrebbero essere affrontate di comune accordo con tutto il ponente genovese evitando le divisioni per quartiere con il rischio di vanificare le singole iniziative.