www.pegli.com | storiaIl PorticcioloLe antiche strutture portuali

immagine: cartina del Vinzoni

Le vere strutture portuali di Pegli sono solamente due, ubicate nella rettoria Porticciuolo. Si individuano: il molo fortificato occidentale e il molo orientale. Tra i due moli vi è la Villa Lomellini, attualmente albergo Méditerranée. Sul molo occidentale, era presente una piccola fortificazione, successivamente adattata ad uso residenziale ed oggi ad uso alberghiero, albergo Miramare. Sembra che il molo orientale, ubicato ove ora sorge l’albergo Puppo, non costituisse un adeguato riparo per le imbarcazioni da pesca dei pegliesi. I pescatori erano così costretti ad arenare le barche sulla spiaggia, trascinandole sino sotto il muro della Villa Lomellini, e quindi legarle ad anelli e affusti di cannoncini in disuso. Dall’antica cartina sembrerebbe inverosimile la comune credenza che il mare giungesse sino sotto il palazzo in questione. Infatti, è ben visibile un’ampia spiaggia davanti ad esso; molto probabilmente le barche venivano fin lì trascinate proprio per proteggerle dal mare.

 

il porticciolo

Il famoso anello ubicato presso le scale dell’hotel, serviva sì un tempo a legarvi le barche, ma queste erano ormai in secca. Il muro di contenimento del palazzo ha subito numerose modifice come dimostra la cartolina del 1928, quindi personalmente dubito che quella sia la posizione originale dell’anello.

 

Oltre a quanto appena scritto propongo questa riproduzione di una litografia di G.Marinelli della “Guida da Genova a Voltri” raffigurante il Porticciuolo visto da oriente, da questa sembra proprio che la spiaggia tra il fortilizio e la villa Lomellini sia ampia.Ulteriore prova viene da questa cartolina riproduzione del Porticciuolo (1879).

 

Osservando il profilo costiero recente, e la sua lunghezza circa, pare anche inverosimile la leggenda che vuole il porticciuolo frequentato da galee.

 

hotel mediterranee

Analizzando alcuni punti: una galea occupa un rettangolo minimo di circa 40m x 6m (con i remi la larghezza divente circa 24,5m), il porto è largo massimo 200m e i moli sono molto corti, il fondale è basso per una grossa nave la cui immersione è di circa 1m, la viabilità per il commercio era pessima, poco lontano il porto di Genova era notevolmente meglio attrezzato, pare molto improbabile la possibilità di far entrare in porto un così grosso vascello. Esaminando più attentamente l’area occupata da una galea e la sua manovrabilità, bisogna pensare che non avrebbe mai potuto sbarcare le merci o gli uomini armati dalle murate sui moli, perchè troppo corti. Sarebbe stato possibile sbarcarli mostrando una murata al Palazzo Lomellini, però la manovra da eseguire per una grossa nave era di notevole difficoltà. Credo anche che l’ormeggio in andana sulla calata sia addirittura improponibile per l’impossibilità di sbarcare e imbarcare il carico. Il porto di Genova era molto più comodo e poco distante. Ragionando per assurdo, se vi fosse stato un così notevole centro commerciale, tale da giustificare l’uso delle galee, perchè il porto sarebbe stato così sottodimensionato e protetto da un minuscolo fortilizio presidiato da pochi uomini? La pirateria e il banditismo erano pratica comune in quei secoli, e il porto sarebbe stato un facilissimo obiettivo, anche molto allettante.

Altra leggenda molto più fantasiosa, vuole che quasi tutta la spiaggia fosse utilizzata come un grosso porto. Trovando già poco credibile la prima, la seconda risulta quasi assurda.

Da alcuni atti commerciali, risulta anche che i pegliesi di ritorno dai propri commerci, utilizzassero come sbarco e luogo di conclusione delle proprie negoziazioni il porto di Genova. E’ quindi da presumere che fosse anche il punto di partenza per i loro traffici.